Sono quasi raddoppiate le previsioni di assunzione per il mese di settembre in provincia di Modena, lo attesta l’indagine Excelsior, curata da Unioncamere in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e le Camere di Commercio italiane.
Con la ripresa dell’attività lavorativa dopo la pausa estiva, arrivano a 8.270 le previsioni di assunzione delle imprese modenesi per il mese di settembre, in crescita dell’84,6% rispetto ad agosto, pari a 3.790 nuove assunzioni in più. Rimane però negativo il confronto con l’anno precedente, che segna una diminuzione del -1,5% rispetto a settembre 2023. Risulta inferiore l’andamento congiunturale delle previsioni regionali, che crescono del 79,4% e anche per le nazionali la percentuale scende al 70,8%. Tuttavia, il confronto annuale appare migliore sia per l’Emilia-Romagna (-0,8%), che per il totale Italia (+1,3%).
Per la provincia di Modena sono positive le previsioni anche per l’intero trimestre settembre-novembre 2024 in cui le imprese ipotizzano di assumere 20.910 persone, in aumento del 6,8% rispetto al trimestre luglio-settembre, ma in diminuzione del 6,1% rispetto allo stesso trimestre del 2023.
A settembre continuano a cambiare le quote dei nuovi assunti nei i vari settori: pur rimanendo il settore principale scende al 27,2% la proporzione dell’industria e calano anche le costruzioni (8,9%), mentre guadagnano sempre più terreno i servizi alle persone che passano dal 13,6% al 17,5%. Pressoché costanti le quote degli altri settori, con i servizi alle imprese che rimangono al 16,9%, il commercio al 15,9% e il turismo al 13,2%.
I contratti a tempo determinato sono diventati più della metà (51,0%) a discapito dei contratti a tempo indeterminato la cui proporzione continua a scendere (20,0%) e dei contratti di somministrazione (16,0%). Risultano molto basse le quote delle altre forme contrattuali, con l’apprendistato pari al 5,0% del totale, così come gli “altri contratti non dipendenti e i co.co.co”, mentre si fermano al 3,0% gli “altri contratti non dipendenti”.
Parallelamente ai minori ingressi nell’industria e nelle costruzioni, scende la quota degli operai richiesti dalle imprese, che diviene pari al 18,0% per gli operai specializzati e al 13,0% per i conduttori di impianti e macchinari. D’altro canto, sale la proporzione delle professioni utilizzate dai servizi, con le professioni intellettuali che arrivano al 7,1% del totale, sale anche la quota delle professioni tecniche (12,0%) e delle persone che lavoreranno nelle attività commerciali e servizi (28,6%). Rimane stabile la quota degli impiegati (7,7%).
Nonostante la maggiore richiesta di lavoratori, scende al 49,5% la difficoltà per le imprese di reperire manodopera, concentrata soprattutto per le figure professionali più operative come gli operai specializzati nelle costruzioni (90,0%), i fabbri (88,1%), i fonditori e saldatori (84,8%) e il personale non qualificato nelle costruzioni (79,2%). L’unica figura impiegatizia tra le prime cinque per difficoltà di reperimento sono i tecnici informatici e telematici (89,3%).
Scende la quota degli under 29 selezionati (32,4%), mentre il personale immigrato rimane pressoché costante al 24,0%, risulta infine notevole la richiesta di precedenti esperienze lavorative, che raggiunge i due terzi delle assunzioni totali. Sale la quota delle high skills necessarie (19,1%) e il 21,8% dei nuovi assunti applicherà soluzioni innovative.
Tra i titoli di studio aumenta sia la quota dei laureati che saranno assunti (13,9%), sia quella dei diplomati (27,9%) a discapito della qualifica professionale che perde terreno (35,9%), mentre rimangono stabili le richieste per gli ITS (2,1%) e per gli assunti senza alcun titolo di studio (20,2%).
All’interno delle imprese la metà dei nuovi assunti confluirà nell’area di produzione di beni ed erogazione di servizi, seguita dall’area commerciale e di vendita (16,0%), dall’area tecnica e di progettazione (14,6%) e dalla logistica (12,7%). Rimangono residuali gli ingressi nell’area direzione e servizi generali (3,9%) e amministrativa e finanziaria (3,6%).
La Camera di Commercio di Modena inizierà la prossima rilevazione Excelsior il 26 settembre 2024 e riguarderà le previsioni di assunzione del trimestre novembre 2024 – gennaio 2025. A tal proposito verrà contattato un campione di imprese della provincia via e-mail e telefonicamente. L’indagine è inserita nel Programma Statistico Nazionale (UCC-00007) e prevede l’obbligo di risposta.
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Videobollettino Settembre 2024 – Sistema Informativo Excelsior
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