cosa contiene, quanto costa e cos’ha di diverso #adessonews

Annunciato da tempo, l’arrivo della Nutella vegan sugli scaffali dei supermercati è stato ora ufficializzato da Ferrero. Ma che cosa significa “vegana” per una crema spalmabile? Che cosa contiene esattamente? E in che cosa questa nuova Nutella differisce da quella classica? Siamo andati a vedere in etichetta gli ingredienti e i valori nutrizionali e abbiamo fatto un confronto con la Nutella tradizionale per scoprire quali “vantaggi” ha e a chi è destinata. Vediamo come è andata. 

Cosa contiene la nuova Nutella Plant-Based

Una Nutella fatta tutta con ingredienti di origine vegetale. È questa la novità del nuovo prodotto lanciato da Ferrero. Oltre alle nocciole e al cacao, cosa contiene dunque la nuova Nutella?

Nutella vegana: ingredienti

La ricetta della Nutella Plant-Based prevede nocciole (13%, come la Nutella classica), zucchero, olio di palma e cacao magro come quella tradizionale. La novità nell’elenco degli ingredienti è rappresentata dai ceci e dallo sciroppo di riso. Chiudono la lista la lecitina (emulsionante), il sale e gli aromi.

Quando esce la Nutella vegana

Il lancio della Nutella vegana era nell’aria da mesi. Ferrero l’ha presentata ufficialmente i primi giorni di settembre annunciando l’arrivo nei supermercati proprio per questo mese. Le prime consegne presso i punti vendita sono già in corso, ma per acquistare la Nutella vegan bisognerà aspettare ancora qualche giorno, anche se qualche giorno fa ha fatto clamore la notizia di una vendita scontata di alcune confezioni di Nutella vegan presso un negozio nel napoletano (un’operazione risultata poi illecita).  

Perché la Nutella classica non è “vegan”

In molti si chiedono per quale motivo anche la Nutella tradizionale non possa essere considerata “vegana”, dato che all’apparenza contiene ingredienti vegetali come nocciole e cacao. In realtà la ricetta tradizionale della crema spalmabile più famosa al mondo prevede il latte scremato in polvere. La quantità dichiarata in etichetta è pari a 8,7%. Essendo il latte un prodotto di origine animale, il suo utilizzo rende la Nutella classica non “vegan”.

L’assenza di latte nella Nutella vegan è un vantaggio per chi è intollerante al latte. Quanto agli allergici, Ferrero precisa che il prodotto è fabbricato in uno stabilimento che utilizza latte, quindi la Nutella Plant-Based non è adatta alle persone allergiche alle proteine del latte.

Nutella vegana vs Nutella classica: il confronto

Il confronto tra il nuovo prodotto vegan e la nutella classica viene spontaneo. Iniziamo dagli ingredienti. I due ingredienti caratterizzanti della “crema spalmabile alle nocciole e cacao”, ovvero nocciole e cacao, sono presenti in entrambe le ricette e nelle stesse quantità, 13% le nocciole e 7,4% il cacao.

La lista degli ingredienti della Nutella classica inizia con zucchero e olio di palma, ossia gli ingredienti presenti in quantità maggiore. Stessa cosa avviene per la Nutella vegan. Il latte scremato in polvere della versione classica è sostituito da ceci e sciroppo di glucosio. Nella nuova ricetta, poi, troviamo il sale non presente nella versione tradizionale.

Interessante, infine, è il discorso degli ingredienti aromatizzanti che chiudono la lista. Nella ricetta classica troviamo vanillina, mentre nella nuova versione “vegan” troviamo indicati in maniera più generica “aromi”. Quanto questa differenza si ripercuote sul gusto finale?

Quante calorie ha la Nutella vegana?

Leggendo la tabella nutrizionale della Nutella vegan, scopriamo che fornisce 534 kcal per 100g, corrispondenti a 80 kcal per una porzione da 15 g.

Sono di più rispetto alla Nutella classica? Oltre al confronto sugli ingredienti, è interessante anche un confronto dei valori nutrizionali tra i due prodotti. Scopriamo così che non ci sono differenze significative tra le due versioni. 100 g di Nutella classica forniscono 539 kcal. Anche il contenuto in grassi non è così diverso. L’unica differenza un po’ più accentuata è negli zuccheri, un po’ più bassi nella vegan (45.4 g su 100 g) rispetto alla classica (56.3 g su 100 g).

Nutella Plant-Based: fa meno male di quella classica?

Se per “fare meno male” intendiamo un prodotto migliore dal punto di vista nutrizionale, allora la risposta è no. Il fatto di essere vegana non significa che faccia meno male o che sia più sana di quella classica.

È vero che negli ultimi tempi i consigli nutrizionali ci dicono di aumentare il consumo di alimenti di origine vegetale e ridurre quelli di origine animale. Questa scelta fa bene a noi a fa bene al pienata. Fa bene al pianeta perché l’allevamento animale ha un impatto sull’ambiente maggiore rispetto ai prodotti di origine vegetale. Fa bene per noi perché gli alimenti di origine animale hanno più grassi e soprattutto grassi saturi rispetto ai prodotti di origine vegetale.

Detto questo, dal punto di vista nutrizionale, le criticità della Nutella sono legate al contenuto di zuccheri e di grassi. Il contenuto in grassi delle due versioni è molto simile (la fonte principale, infatti, è l’olio di palma), quello dello zucchero è leggermente più basso nella Nutella vegan, ma non per questo possiamo dire che sia più sana.

Quanto costa la Nutella vegan?

Il prezzo consigliato al pubblico è di 4,49 euro per il vasetto da 350 g, pari a 12,83 €/kg. È più alto rispetto alla Nutella classica? Il confronto non è immediato perché la versione tradizionale è presente in più formati, da 220 g a 950 g. Se guardiamo il barattolo da 400 g, quello che si avvicina di più alla Nutella vegan, vediamo che costa circa 3,79 € a vasetto, pari a 9,48€ al chilo.

Un’ultima curiosità. La Nutella Plant-Based è l’ultima novità in casa Ferrero; ma non è l’unica crema spalmabile alle nocciole e cacao con una ricetta Vegan: la Nocciolata Rigoni è da tempo presente anche nella versione senza latte.