Nonostante l’art. 108 d.lgs. n. 36/2023 introduca una preferenza per il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (sub specie di miglior rapporto qualità/prezzo), la scelta del criterio di aggiudicazione permane nella sfera di discrezionalità delle amministrazioni alle quali non è precluso il criterio del massimo ribasso. È quanto chiarito dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per la Liguria, con la deliberazione n. 174 del 17 luglio 2024.
I limiti per la stazione appaltante nella scelta del criterio di aggiudicazione
La disposizione di riferimento per l’individuazione dei criteri di aggiudicazione delle procedure ad evidenza pubblica, ovvero per l’individuazione della migliore tra le offerte presentate, è contenuta nell’art. 108 d.lgs. n. 36/2023. La disposizione contenuta nell’art. 108 è diretta a indicare i criteri di aggiudicazione degli appalti pubblici con il riferimento, conforme alla direttiva 2014/24/UE, dei criteri del prezzo più basso e dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
La scelta del criterio di aggiudicazione è rimessa alla discrezionalità amministrativa della stazione appaltante, la quale potrà scegliere tra i vari criteri quello maggiormente adeguato alle caratteristiche dell’oggetto del contratto (a seconda così del tipo di prestazione richiesta e delle sue caratteristiche peculiari).
Il criterio di aggiudicazione del massimo ribasso
Nella caso sotteso alla deliberazione in commento, la stazione appaltante aveva scelto di adottare il criterio di aggiudicazione del maggior ribasso per l’esecuzione di lavori di adeguamento degli impianti di condizionamento, elettrici, di sicurezza dei serramenti e dei tamponamenti esterni di alcuni edifici comunali.
La scelta della stazione appaltante viene contestata in ragione del fatto che, per i contratti che si pongono al di sopra delle soglie di rilevanza europea (quale quello in esame), la legge prevede una preferenza generalizzata al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, relegando il criterio del minor prezzo a ipotesi tassativamente predeterminate.
La soluzione interpretativa della Corte dei Conti
La deliberazione in commento opera una puntuale ricostruzione delle direttive UE n. 23, 24 e 25 del 2014, in attuazione delle quali è stato adottato il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, chiarendo come i criteri di aggiudicazione non hanno l’effetto di conferire all’amministrazione aggiudicatrice una libertà di scelta illimitata, ma devono garantire la possibilità di una concorrenza effettiva.
Dall’esame della normativa nazionale di riferimento, come vista contenuta nell’art. 108 d.lgs. n. 36/2023, la Sezione regionale di controllo per la Liguria della Corte dei Conti ha potuto chiarire come la regola di carattere generale, valevole per tutti gli appalti di lavori, forniture e servizi è quella dell’utilizzazione del miglior rapporto qualità/prezzo o dell’elemento prezzo o del costo, per determinare l’offerta economicamente più vantaggiosa (locuzione che, in base alle disposizioni europee di riferimento, include tutti gli specifici criteri di aggiudicazione).
L’unico limite a tale facoltà di scelta rimessa alle stazioni appaltanti è dato dalle ipotesi del successivo comma 2 dell’art. 108, laddove si impone l’aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo per alcune predeterminate tipologie di appalti di servizi e forniture (sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, ad alta intensità di manodopera, di ingegneria e architettura o, comunque, di natura tecnica e intellettuale; caratterizzati da notevole contenuto tecnologico o che hanno un carattere innovativo) e, per gli appalti di lavori, in caso di affidamento con le procedure del dialogo competitivo e del partenariato per l’innovazione (lett. d), di appalto integrato (lett. e) o caratterizzati da notevole contenuto tecnologico o con carattere innovativo (lett. f).
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali